Scoperte su Encelado analizzando i dati della missione Cassini
Ingredienti dei mattoni della vita sono stati scoperti nei geyser di Encelado, la luna di Saturno che sotto i ghiacci nasconde un oceano di acqua liquida. La scoperta, pubblicata sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, si basa sull’analisi dei dati della missione Cassini, nata dalla collaborazione tra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e conclusa nel 2017.
Lo studio è stato condotto dal gruppo dell’Università libera di Berlino, coordinato da Nozair Khawaja. Grazie ai dati dell’analizzatore di polveri cosmiche di Cassini (Cda), gli studiosi hanno trovato “composti di azoto e ossigeno solubili in acqua, che sulla Terra sono precursori degli aminoacidi”, ha spiegato Khawaja. In passato Cassini aveva trovato altre molecole organiche e idrogeno molecolare nei geyser nel Polo Sud di Encelado, originati da fratture sulla superficie. Si tratta di getti che scagliano nello spazio particelle di ghiaccio e vapore acqueo, ricche di sali, e nei quali sono state rilevate anche tracce di metanolo.
Encelado suscita particolare interesse perché sotto i ghiacci nasconde un oceano di acqua liquida potenzialmente ‘accogliente’ per la vita, grazie ad ambienti che ricordano i camini idrotermali sottomarini che avrebbero fatto da culla alle prime forme di vita della Terra. Per questo la Nasa ha allo studio, nell’ambito del suo programma Nuove Frontiere, una missione su questa luna (Enceladus Life Signatures and Habitability), in cerca di possibili impronte di vita.
Sempre la Nasa, insieme al miliardario russo-israeliano Yuri Milner e alla sua organizzazione no profit Breakthrough Initiatives, sta lavorando a una missione su Encelado che potrebbe diventare la prima spedizione privata nello spazio profondo. In base a un accordo stipulato nel settembre 2018, entro la fine del 2019 i due contraenti dovrebbero decidere se portare avanti l’idea.