Chi non ha mai sognato dinanzi alle immagini che ritraggono quei magici fasci di luce verde, a volte viola nel cielo dei paesi nordici?
Un po’ tutti abbiamo desiderato di poterli ammirare dal vivo almeno una volta, e c’è chi ha avuto la fortuna di assitere a tale spettacolo.
Si tratta dell‘aurora polare, detta boreale o australe a seconda dell’emisfero in cui si verifica, ed è un fenomeno ottico generato dall’interferenza del vento solare sul campo magnetico terrestre; quando le grandi quantità di particelle emesse dall’attività solare incontrano lo scudo magnetico terrestre, queste vengono attratte verso il Polo Nord magnetico, colpendo la ionosfera, la parte di atmosfera compresa tra i 100 e i 500 km di altitudine.
L’energia prodotta dagli elettroni a questo punto si trasforma in luce visibile, generando appunto l’aurora, che si manifesta con magnifici fasci di luce, detti archi aurorali, che assumono colorazioni cangianti dal verde al viola, dal rosso all’azzurro, determinate dalla varia composizione dell’atmosfera terrestre.
Il fenomeno prende il nome dalla dea romana dell’alba Aurora e dal nome greco del vento del nord Borea; l’aurora si manifesta solitamente nelle regioni nordiche del pianeta e anche in quelle estremamente meridionali dove, in entrambi i casi, vi è una minore protezione magnetica.
I periodi in cui si verifica lo spettacolo dell’aurora boreale è quello compreso tra settembre e marzo, e pare sia più frequente nel mese di dicembre.
Essa si manifesta in serate fredde, asciutte, quando il cielo viene dipinto di colori sublimi con pennellate di svariate forme, che conferiscono al paesaggio, spesso innevato, un’armonia speciale, un’espressione fiabesca.
A volte le aurore polari sono accompagnate da suoni, dei sibili nello specifico, simili a queli riscontrati anche durante l’apparizione di bolidi nel cielo.
L’aurora boreale appare in un’area detta ovale aurorale, situata al di sopra della Terra in una posizione costante in relazione al Sole. La Norvegia, l’Islanda, questi sono sicuramente i luoghi migliori per poter assitere a questa magia, e quando l’attività solare è particolarmente intensa, l’aurora boreale può essere vista anche in zone molto più meridionali rispetto a questi Paesi, come ad esempio la Scozia.
Come detto sopra, l’aurora polare può manifestrasi anche in alcune zone dell’emisfero australe vicine al Polo Sud.
Qui il fenomeno può essere ammirato prevalentemente da maggio ad agosto e durante l’equinozio di primavera a settembre.
Per osservare le aurore australi il luogo migliore è la Tasmania.
La foto qui sotto invece è uno scatto d’eccezione dell’aurora australe immortalato da un astronauta a bordo della Stazione Spaziale, il 29 maggio 2010.