La Superluna si verifica perché il nostro satellite non percorre un’orbita circolare attorno alla Terra, ma ellittica, e quindi nell’arco di un mese non si trova sempre alla stessa distanza dalla Terra, ma ad una distanza variabile tra un valore minimo (detto perigeo) ed un valore massimo (l’apogeo). La differenza tra i punti di massimo e minimo è di circa 50.000 chilometri, abbastanza per farla apparire del 14% più grande e del 30% più luminosa. Si tratta di un normale fenomeno dovuto al fatto che la Luna sia piena in concomitanza con il minimo della distanza della Terra, un fenomeno ciclico e non raro ma comunque spettacolare.
Nel dettaglio, la Luna si troverà nel punto più vicino alla Terra (perigeo, 357.583 km) nel corso della sua orbita il 19 marzo 2015 alle ore 19:35.
Il termine Superluna, coniato da Richard Nolle, indica dal punto di vista scientifico semplicemente il perigeo lunare, che permette al nostro satellite di avere una maggiore luminosità apparente e dimensioni conseguenti più grandi. Naturalmente dimensioni e luminosità non variano realmente: l’apparente aumento di grandezza del satellite non è dato dalla diminuzione della distanza (che risulta impercettibile ad occhio nudo) ma dalla sua luminosità. Il miglior momento per l’osservazione è quando la Luna si trova bassa sull’orizzonte e il suo disco appare vicino a costruzioni o alberi: per ragioni psicologiche e astrofisiche appare più grande.